Ricordiamo che il Decreto “Salva Conti”, per gli investimenti in beni strumentali 4.0 effettuati a partire dal 30 marzo 2024, ha introdotto l’obbligo di presentare un’apposita comunicazione preventiva al GSE. Detta comunicazione è necessaria per poter utilizzare in compensazione nel modello F24 il credito d’imposta spettante.
La comunicazione deve contenere l’indicazione dell’ammontare complessivo degli investimenti, la presunta ripartizione negli anni del credito maturato e la fruizione dello stesso; va trasmessa in via telematica attraverso il portale “Transizione 4.0 – Accedi ai questionari”, accessibile dall’Area Clienti del sito internet del GSE.
Al completamento degli investimenti va poi effettuata un’altra comunicazione ex-post.
Nel caso in cui ci si dimentichi di effettuare la comunicazione preventiva, è possibile avvalersi dell’istituto definito “remissione in bonis” di cui all’art. 2 del D.L. n. 16/2012, che prevede la possibilità di regolarizzare l’eventuale omissione o ritardo negli adempimenti formali prodromici alla fruizione di benefici fiscali, come nel caso della compensazione con il credito d’imposta per investimenti 4.0.
Per poter sanare l’irregolarità è necessario, oltre ad avere i requisiti richiesti per accedere al beneficio fiscale (cioè il sostenimento delle spese per gli investimenti ammessi al credito d’imposta) che la violazione non sia già stata contestata e che non siano iniziate le attività di ispezione e verifica. In presenza di queste condizioni, il contribuente può beneficiare della remissione in bonis presentando la comunicazione omessa, versando una sanzione amministrativa fissa di euro 250, entro la data della prima dichiarazione utile (quest’anno entro il 31 ottobre 2024, termine di presentazione delle dichiarazioni dei redditi).