Il nuovo bando regionale per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti, approvato dalla Giunta regionale lo scorso 25 febbraio, conta di una dotazione finanziaria di 12,5 milioni di euro. L’intervento prevede un contributo del 50% sulle spese sostenute (calcolate sui costi standard), la superficie massima ammessa è di ettari 4, limite che non si applica per gli interventi di reimpianto a seguito di ordinanza di estirpo per motivi fitosanitari.  Il termine ultimo per la realizzazione degli interventi e presentazione della domanda di saldo è il 15 Aprile 2027.

Come sempre sono ammessi all’aiuto:

a) la riconversione varietale, che consiste nel reimpianto sullo stesso appezzamento o su un altro appezzamento, con o senza la modifica del sistema di allevamento, di una diversa varietà di vite;

b) la ristrutturazione, che consiste:

 1) nella diversa collocazione del vigneto attraverso il reimpianto del vigneto stesso in una posizione ritenuta più favorevole dal punto di vista agronomico, sia per l’esposizione che per ragioni climatiche o economiche;

2) nel reimpianto del vigneto attraverso l’impianto nella stessa particella ma con modifiche alla forma di allevamento o al sesto di impianto;

Le azioni, di cui alle lettere a) e b) si attuano con il reimpianto, attraverso:

1) un’autorizzazione al reimpianto utilizzabile nel territorio regionale alla data del 25 febbraio 2025 oppure ottenuta da estirpo e/o reimpianto anticipato nel territorio regionale;

2) l’impegno ad estirpare un vigneto esistente, di pari superficie;

I vigneti ristrutturati e riconvertiti devono essere razionali e, ove possibile, idonei alla meccanizzazione parziale o totale ed ispirarsi ai principi della viticoltura sostenibile.

Le attività devono: avere ad oggetto unità vitate atte a produrre vini designati a DO/IG e relativamente alle varietà a quanto previsto nell’Allegato tecnico;  rispettare le normative comunitarie e nazionali di settore; avere inizio dal giorno successivo alla presentazione della domanda e, per quanto riguarda l’azione di estirpo avere inizio a partire dal 15 settembre 2025; rispettare, in ordine alla forma di allevamento e ai sesti di impianto, quanto prescritto dai relativi disciplinari delle relative DO; essere realizzate con materiale vivaistico prodotto nel rispetto della normativa che disciplina la produzione e la commercializzazione del materiale di moltiplicazione vegetativa della vite.

Per accedere al bando le aziende devono aver osservato le disposizioni nazionali e regionali in materia fitosanitaria, ciò con particolare riferimento alla Flavescenza Dorata.

Principali vincoli dell’azienda beneficiaria: 

1)      adempiere alle prescrizioni dettate dalle disposizioni nazionali e regionali in materia fitosanitaria, in particolare dai decreti del direttore dell’Unità organizzativa fitosanitario annualmente approvati, nei tre anni successivi all’anno in cui è stato concesso l’aiuto

2)      mantenere le caratteristiche principali dei vigneti (varietà, forma di allevamento) per cinque anni a decorrere dalla data di presentazione della domanda di

3)      mantenere il possesso (conduzione) del vigneto per un periodo di 5 anni a partire dalla data di presentazione della domanda di saldo.

Il punto 3) rappresenta una importante novità rispetto agli anni precedenti in quanto, imponendo l’obbligo del mantenimento della conduzione, impedisce il subentro sugli impegni da parte di altri soggetti; sono ammesse delle deroghe in caso di:

1. causa di forza maggiore

2. cessione in ambito famigliare fino al 2° grado di parentela e di affinità

3.  fusione e/o scissione e/o cessione di rami d’azienda

4. cambiamento della forma giuridica Il mancato rispetto dei vincoli sopra di cui sopra comporta la restituzione del contributo liquidato proporzionalmente al numero di anni non ancora trascorsi del periodo vincolativo.

Le domande vanno presentate entro il prossimo 31 marzo.