Il reddito di cittadinanza partirà da aprile 2019, con le richieste del contributo che potranno essere presentate da marzo.
A partire da aprile, quindi, i nuclei familiari che si trovano in una situazione di difficoltà economica e soddisfano i requisiti previsti, beneficeranno di un’integrazione del reddito fino ad un massimo di 780,00€ (per la persona che vive sola).
Requisiti e beneficiari:
- essere in possesso della cittadinanza italiana, oppure cittadini di uno Stato membro UE.
È riconosciuto anche agli stranieri in possesso di regolare permesso di soggiorno; - essere residenti in Italia, in via continuativa, da almeno 10 anni;
- avere un ISEE inferiore a 9.360€;
- avere un patrimonio immobiliare (nel quale non è compresa la casa d’abitazione) inferiore a 30.000€;
- avere un patrimonio mobiliare inferiore a 6.000€. Questo limite è innalzato di 2.000€ per ogni componente familiare successivo al primo (fino ad un massimo di 10.000€). Vi è poi un incremento di 1.000€ per ogni figlio successivo al primo, e di 5.000€ in caso di presenza di una persona con disabilità nel nucleo familiare;
- avere un reddito familiare non superiore a 6.000€. Questa soglia è aumentata a 9.360 € qualora il nucleo familiare sia in affitto.
Non hanno diritto al reddito di cittadinanza, invece:
- i nuclei familiari dove un componente sia in possesso di auto o moto immatricolati nei 6 mesi precedenti alla richiesta del RdC, nonché di auto di cilindrata superiore ai 1.600 cc e moto di cilindrata superiore ai 250 cc immatricolati negli ultimi 2 anni (clicca qui per approfondire);
- i nuclei familiari dove un componente sia in possesso di navi e imbarcazioni da diporto;
- i soggetti che si trovano in stato detentivo per tutta la durata della pena;
- nuclei familiari dove uno dei componenti risulti essersi dimesso dal lavoro nei 12 mesi antecedenti al momento della domanda (ad eccezione delle dimissioni per giusta causa).
Non ci sono invece limitazioni per la Naspi: il RdC è compatibile con l’indennità di disoccupazione. Così come per il REI 2018, anche per beneficiare del reddito di cittadinanza bisogna partecipare ad un piano di reinserimento nel mondo del lavoro.
Nel dettaglio, questi devono:
- dichiarare immediata disponibilità al lavoro;
- aderire ad un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale che prevede: attività al servizio della comunità, riqualificazione professionale, completamento degli studi.
Questi obblighi valgono per tutti i componenti del nucleo familiare che al momento della domanda non risultano occupati o che non frequentano un regolare corso di studi. Nel dettaglio entro 30 giorni dalla data di accesso al reddito di cittadinanza bisognerà sottoscrivere il Patto per il lavoro presso il centro per l’impiego.
Info presso le nostre sedi CAF ed ENAPA