Lo scorso 13 novembre il Centro di Referenza nazionale per l’Influenza Aviaria (CRNIA) dell’IZS delle Venezie ha confermato un focolaio di Influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) del sottotipo H5N1 in un allevamento di 20.000 tacchini da carne sito nel Comune di Sant’Urbano in provincia di Padova. Si tratta del primo focolaio in Italia della stagione 2023/24 anche se in precedenza erano stati confermati diversi casi in avifauna selvatica, ultimo dei quali pochi giorni fa in provincia di Rovigo.

 Le Autorità Competenti Regionale e Locale in contatto con lo scrivente Ufficio hanno applicato le misure previste dalla normativa UE e nazionale che prevedono l’abbattimento e distruzione di tutti i tacchini presenti in allevamento, pulizia e disinfezione del focolaio nonché l’istituzione delle previste zone di protezione e di sorveglianza con le relative misure di controllo e di mitigazione del rischio per evitare l’eventuale diffusione dei virus verso altri stabilimenti.

In considerazione dell’evoluzione della situazione epidemiologica, evidentemente connessa con le dinamiche migratorie dell’avifauna sensibile, considerati anche i diversi focolai confermati in vari paesi europei negli ultimi giorni, le autorità sanitarie ritengono necessario innalzare il livello di attenzione richiamando alla scrupolosa osservanza di tutte le misure di biosicurezza di cui al DM DECRETO 30 maggio 2023 concernente le Modalita’ applicative delle misure di biosicurezza negli allevamenti avicoli nonché di ogni altra misura che possa consentire di ridurre il rischio di introduzione del virus.