Il Centro di referenza nazionale per l’influenza aviaria dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie di Legnaro, ha riscontrato una positività da virus H5N1 in un allevamento di tacchini di  Piove di Sacco (loc. Corte) con circa 39 mila capi. Le autorità sanitarie hanno immediatamente disposto le azioni di gestione del focolaio e il monitoraggio negli allevamenti avicoli che si trovano nelle zone di restrizione. Con ordinanza del Dipartimento di prevenzione dell’Usl 6 Euganea è stata decretata una zona di protezione nel raggio di 3 chilometri dal focolaio, all’interno della quale si contano una decina di allevamenti censiti ufficialmente tra Piove di Sacco e Codevigo. È stata poi istituita un’ulteriore zona di sorveglianza in un più ampio raggio di 10 chilometri nel quale si contano almeno un’ottantina di allevamenti.

Gli esperti considerano elevato il livello di rischio per gli allevamenti almeno fino a metà marzo. La vicinanza geografica degli allevamenti avicoli alle zone umide della Laguna veneta, maggiormente frequentate da uccelli acquatici, impone di rafforzare l’applicazione delle misure di biosicurezza nel pollame e la sorveglianza nei volatili domestici e selvatici. Il Centro di referenza sta monitorando con estrema attenzione la circolazione e l’evoluzione del virus HPAI, attraverso un’intensa attività di sorveglianza. “In Europa si è osservato un cambiamento delle specie di uccelli selvatici coinvolte e una maggiore diversificazione genetica del virus H5N1” ha spiegato Calogero Terregino, direttore del Laboratorio di referenza europeo (EURL) per l’influenza aviaria presso l’IZSVe. Gli esatti motivi non sono ancora del tutto chiari ma è probabile che molte specie aviarie stiano acquisendo una graduale resistenza verso i virus HPAI, il che rende la loro circolazione ancora più subdola e difficile da intercettare se non con un grande sforzo di campionamento.

Oltre alle misure specifiche dovute al focolaio di IA, con riferimento a quanto indicato dal provvedimento del Ministero della Salute prot. 0006310- 08/02/2024-DGSAF-MDS-P, l’autorità sanitaria della Regione ha inoltre adottato le misure di controllo e sorveglianza per prevenire l’introduzione e l’ulteriore diffusione della IA, che dovranno essere applicate sul territorio regionale fino al 15 marzo 2024.

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