SI PUÒ RISPETTARE L’OBBLIGO NON LAVORANDO I TERRENI PER 60 GIORNI CONSECUTIVI

Torniamo sull’obbligo previsto dalla norma Bcaa6 della condizionalità (copertura del suolo per 60 giorni consecutivi  nel periodo compreso tra il15 settembre al 15 maggio) in quanto molti agricoltori continuano a chiederci come va ottemperato.

La norma, che si applica a tutti i terreni agricoli (seminativi e colture permanenti) si può applicare in due modi alternativi:

  • lasciando in campo i residui della coltura precedente per 60 giorni consecutivi da conteggiare dopo il 15 settembre;
  • creando una copertura vegetale seminando una cover crop oppure favorendo l’inerbimento spontaneo non lavorando il terreno per 60 giorni consecutivi nell’intervallo di tempo che va dal 15 settembre al 15 maggio dell’anno successivo.

Per  “inerbimento spontaneo” si intende infatti l’assenza di lavorazioni che compromettono la copertura vegetale del suolo. Sono comunque ammesse operazioni come la discissura, la rippatura, l’iniezione o distribuzione di effluenti non palabili con tecniche basso emissive. Riprendendo dal decreto sulla nuova condizionalità. Nelle disposizioni del Ministero e di Agea viene  inoltre precisato che il grado di copertura vegetale può presentarsi anche non continuo e non omogeneo.