ACCORDO PER IL RECUPERO DEL DIFFERENZIALE INFLATTIVO DEL BIENNIO 2022-2023. SI LIMITA AD ADEGUARE I MINIMI SALARIALI

Il 27 ottobre 2023 è stato sottoscritto con i sindacati dei lavoratori agricoli un accordo per il recupero del differenziale inflattivo 2022-2023, come previsto dal  verbale di accordo di rinnovo del CCNL operai agricoli e florovivaisti del 23 maggio 2022 “in considerazione delle incertezze derivanti dall’andamento dell’inflazione e dei relativi indicatori di riferimento..”.

Questi i termini dell’accordo:

  • anticipo della  decorrenza dell’aumento dei minimi salariali di area  al 1° gennaio 2024;
  • incremento del 5% a decorrere dal 1° gennaio 2025 (che avrà un effetto contenuto sulle imprese, in quanto verrà probabilmente riassorbito in occasione dei prossimi rinnovi dei contratti provinciali)

I sindacati che in questa riapertura calendarizzata delle trattative, avevano riposto molte aspettative, anche per la necessità di dimostrare – in questo particolare momento storico, ove aleggia anche lo spettro del salario minimo – di essere in grado di far recuperare ai dipendenti il potere d’acquisto perso a causa dell’inflazione galoppante degli ultimi due anni,  hanno inoltre chiesto, in analogia con quanto previsto per gli impiegati agricoli, l’iscrizione contrattuale obbligatoria degli operai agricoli a tempo indeterminato ad Agrifondo.Da parte di Confagricoltura è stata manifestata l’assoluta contrarietà all’ipotesi dell’iscrizione “coatta” di tutti gli operai agricoli a tempo indeterminato ad Agrifondo, con oneri esclusivamente a carico delle imprese.