Sarà pubblicato il 26 febbraio nel BUR del Veneto il nuovo bando con il quale la Regione mette a disposizione circa 627 mila euro a favore delle imprese che operano nel campo del turismo rurale e di produttori di alcune colture orticole. Per presentare la domanda ci saranno 30 giorni di tempo a partire dalla pubblicazione del bando.

Il nuovo bando è il proseguo dell’azione intrapresa nei mesi scorsi con la Misura 21 per fornire alle imprese particolarmente colpite dalla crisi la liquidità necessaria per la prosecuzione delle attività ed è rivolto ai soggetti non finanziati nel precedente.

La somma residua della precedente azione consente ora di dare vita a un secondo bando che consiste in indennizzi a favore di imprenditori agricoli professionali che:

– operano nel campo del turismo rurale;

– produttori che nel piano colturale inserito a fascicolo aziendale tra il 16/05/2019 e il 31/12/2019 abbiano coltivato radicchio, oppure nel periodo 01/01/2020 al 09/07/2020 orticole quali lattuga, cicoria, lattuga e lattughino e radicchio, asparago e fragola.

In ogni caso dovrà essere dimostrata con documentazione fiscale la vendita del prodotto nel primo semestre 2020.

L’importo del contributo per ciascuna azienda è:

  • € 5.000 per le imprese con turismo rurale
  • € 2.500 per imprese con coltivazione di almeno una delle colture/varietà riportata alla voce Radicchio e presenti in piano colturale a Fascicolo nel periodo 15/05/2019-31/12/2019  
  • € 2.500 per imprese con coltivazione di almeno una delle colture/varietà riportate alle voci Lattuga, Cicoria, Lattuga e lattughino, Radicchio, Asparago e Fragola con presenza in piano colturale a Fascicolo tra il 01/01/2020 e il 09/07/2020 di codifica generica di orticole  

Le imprese che avevano già usufruito del contributo della Misura 21 per altre attività (esempio agriturismo, fattoria didattica, ecc..) e che svolgono anche attività di turismo rurale o coltivazione di ortive, non potranno accedere nuovamente al contributo. Le domande potranno essere presentate rivolgendosi agli uffici di Confagricoltura.