Più tutela e più valorizzazione per le nostre produzioni di qualità
Il Parlamento europeo nei giorni scorsi ha approvato con un ampia maggioranza (520 voti) il nuovo Regolamento Ue che norma, grazie ad un testo unico, i settori dei vini, delle bevande spiritose e dei prodotti agricoli a Indicazione geografica e a Denominazione di origine protetta. La riforma del sistema europeo delle Dop e Igp ha quindi raggiunto il suo traguardo ufficiale grazie all’intesa raggiunta ad ottobre 2023 fra Parlamento europeo, Consiglio Ue e Commissione europea.
Questo regolamento rappresenta un passo importante per la protezione e la valorizzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali e di qualità e rafforza il ruolo dei Consorzi di tutela fornendo strumenti più efficaci per uno sviluppo competitivo e sostenibile del settore delle produzioni di qualità.
Il nuovo regolamento prevede lo stop alla registrazione di menzioni tradizionali identiche o che richiamino nomi di Dop e Igp, come nel caso del Prošek, il vino croato che evoca il Prosecco italiano. Sarà obbligatorio indicare il nome del produttore sull’etichetta di una Denominazione di Origine Protetta (Dop) o di una Indicazione Geografica Protetta (Igp), al fine di garantire la massima trasparenza ai consumatori. Inoltre vengono valorizzate le pratiche sostenibili, che comprendono aspetti ambientali, economici e sociali, inclusi il benessere animale.
Il percorso di approvazione ha visto collaborare tutto il sistema italiano dei Consorzi di tutela.
Dal 2024 entrerà quindi in vigore il nuovo testo unico europeo per la tutela delle Denominazioni di Origine Protetta (DOP) e delle Indicazioni Geografiche Protette (IGP).
L’Unione Europea conta oltre 3.600 prodotti registrati nel suo registro della qualità, con un valore complessivo di oltre 80 miliardi di euro. L’Italia, con 20 miliardi di fatturato, è leader in Europa per il numero di registrazioni di DOP e IGP, contribuendo significativamente al surplus negli scambi agroalimentari.