Allevatrice di Bolzano Bellunese, ha 29 anni e una laurea in economia del turismo «Possiamo dare nuova linfa all’agricoltura con nuove conoscenze e tecnologie»

Belluno, 5 giugno 2018 – Anga Belluno, l’associazione dei giovani di Confagricoltura, ha un nuovo presidente. È Giulia Frigimelica, 29 anni, allevatrice di Bolzano Bellunese, eletta al posto di Paolo Bardin, che è diventato “grande” ed entra nel Consiglio direttivo.

Frigimelica ha una laurea in tasca in economia del turismo a Ca’ Foscari ma ha voluto seguire le orme del padre Giacomo, affiancandolo nella conduzione dell’allevamento a Bolzano Bellunese (140 vacche e 20 pecore) e della malga Framont ad Agordo, dove l’estate porta una sessantina di bovini e si dedica alla produzione di formaggi.

Giulia Frigimelica“Intraprendo con entusiasmo questa avventura – dice – perché c’è molto da fare per i giovani che vogliono iniziare a fare gli agricoltori. In provincia di Belluno molti ragazzi si stanno lanciando nell’agricoltura grazie ai bandi del Piano di sviluppo rurale e altre agevolazioni, ma passato l’entusiasmo iniziale si rendono conto che sono molte le difficoltà. Il territorio bellunese non è facile: c’è una grande parcellizzazione di territori, il bosco che avanza, i prati da sfalciare. Non ci si può inventare niente e bisogna fare una dura gavetta per imparare. Però i giovani possono dare nuova linfa a un mondo che stenta a vedere un ricambio generazionale. Con le nuove tecnologie e nuove conoscenze si potranno superare difficoltà che, fino a pochi anni fa, apparivano insormontabili”.

La nuova presidente intende dare nuovo impulso a una serie di incontri di approfondimento proprio per fornire quel know how che può dare alle aziende agricole nascenti una marcia in più. “Abbiamo promosso di recente un incontro sulla veterinaria omeopatica e uno sulla robotica nelle stalle che ha riempito la sala, richiamando giovani anche da altre province. I robot saranno il futuro dell’allevamento, un grande sostegno nel lavoro fisico e manuale che attualmente svolgiamo. Noi resteremo comunque allevatori 365 giorni all’anno, perché il robot non può sostituire l’uomo. Anzi, dovremo avere un occhio ancora più attento”.

Giulia Frigimelica è anche portavoce della neonata associazione Salvaguardia alpina, che si occupa della problematica del lupo. “Ce ne occuperemo pure come giovani, perché è diventato il problema numero uno per noi allevatori che facciamo l’alpeggio. Siamo piccoli, ma muoviamo una grande fetta dell’economia montana: caseifici, panifici, ristorazione, turismo e agriturismi. Il nostro è un lavoro bellissimo, che ci permette di mantenere in ordine i boschi, preservando la più importante risorsa che ha il territorio bellunese: la montagna. Non possiamo permetterci che tutto questo venga distrutto”.