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Come abbiamo già riportato nella newsletter della scorsa settimana, alla fine dello scorso mese di Agosto, è stato pubblicato l’atteso bando relativo alla misura “Parco Agrisolare”, prevista dal PNRR.

La capacità produttiva degli impianti, realizzabili con il contributo a fondo perduto, non deve superare il consumo medio annuo combinato di energia termica ed elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare.

In concreto, secondo quanto specificato al punto 4.2 del Regolamento operativo del bando, tutte le aziende agricole interessate a proporre domanda devono procedere con alcuni passaggi preliminari che di seguito si riepilogano:

  1. dovranno essere recuperate le bollette dell’energia elettrica degli ultimi cinque anni. Per ognuno di quegli anni – intesi come anno solare – dovrà essere verificato il consumo elettrico, in modo da scegliere quello in cui si è verificato il valore maggiore;
  2. per lo stesso periodo temporale, dovrà essere scelto l’anno in cui si siano verificati i consumi di energia termica e/o di combustibili da trasformare in energia elettrica equivalente. La trasformazione sarà possibile impiegando i fattori di conversione e la formula indicata a pagina quindici del Regolamento operativo.

Si ricorda, in ogni caso, che il valore dell’energia elettrica equivalente derivante dai consumi di energia termica non potrà mai superare il valore dell’energia elettrica, come calcolata ai sensi del punto 1 che precede.

Se l’azienda non è connessa alla Rete elettrica nazionale e, quindi, non siano spendibili eventuali bollette, l’impianto elettrico realizzabile sarà di default pari a 6 kW, eventualmente incrementabili solo valorizzando i consumi di energia termica.

Se l’azienda, pur essendo connessa, è attiva solo dal 01.01.2021 e, comunque, prima del 30.09.2021,

potrà utilizzare, ai fini del calcolo, i consumi risultanti dalle bollette disponibili, effettuando una proporzione sui mesi di consumo effettivo rapportati ai dodici mesi solari.

Si precisa, infine, che le uniche bollette utilizzabili sono quelle intestate all’azienda/impresa agricola.

L’impianto dovrà essere progettato e, poi, realizzato esclusivamente su fabbricati, nella disponibilità dell’azienda, che siano strumentali allo svolgimento di attività agricola e siano regolarmente accatastati con annotazione del riconoscimento della ruralità fiscale o, in alternativa, con attribuzione della categoria catastale D/10.

Tra i fabbricati strumentali sono compresi quelli destinati alla ricezione e all’ospitalità nell’ambito dell’attività agricola, nonché le serre, purché già esistenti nel momento in cui è presentata la domanda di partecipazione al bando e sempreché siano strumentali all’esercizio dell’attività agricola. Rientrano anche le serre per le quali non sia eventualmente necessario l’accatastamento.

Non possono, in ogni caso, partecipare al bando le aziende agricole esonerate dalla tenuta della contabilità IVA, con un volume di affari annuo, per il 2021, inferiore a € 7.000,00.

Per ulteriori informazioni di seguito il link al video dell’incontro tenutosi il giorno 1 Settembre scorso e le relative slides:.

Video: https://youtu.be/aKeK-LrliGw

Slides: https://bit.ly/3ehv26p