Il ricorso all’appalto di servizi è sempre più frequente nell’ambito operativo delle aziende agricole in quanto consente flessibilità e specializzazione. Come ben si sa non manca il rischio di affidarsi a società poco affidabili che impiegano lavoratori irregolari o sottopagati. L’appalto di servizi è settore su cui gli organi di controllo stanno intensificando le verifiche in quanto emergono di frequente situazioni irregolari e in qualche caso anche di sfruttamento. Ritorniamo perciò sull’argomento per ricordare alle aziende di porre la massima attenzione ai requisiti fondamentali che deve avere un appalto di servizi affinché sia considerato genuino.

Anzitutto ricordiamo che, in base all’art. 1655 del c.c., “l’appalto è il contratto con il quale una parte assume, con l’organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di un’opera o di un servizio..“. Nella sostanza l’appalto di servizi deve avere per oggetto “l’obbligazione di un risultato”, che l’appaltatore deve raggiungere con l’organizzazione dei mezzi necessari ed assumendosene il rischio.

Il Consiglio di Stato, con la sentenza del 12 marzo 2018, ha richiamato gli elementi negativi dell’appalto di servizi, le cose da evitare. Essi sono: la corresponsione di un corrispettivo calcolato sulle ore di lavoro; l’inserimento stabile del personale dell’appaltatore nel ciclo produttivo del committente; l’identità dell’attività svolta dal personale dell’appaltatore rispetto a quella svolta dai dipendenti del committente; la proprietà in capo al committente delle attrezzature necessarie per l’espletamento delle attività; l’organizzazione da parte del committente dell’attività dei dipendenti dell’appaltatore (Cass. civ., sez. lav., 7 febbraio 2017, n. 3178).

Il contratto di appalto si deve perciò basare su un preciso risultato, come possono essere il numero di ettari o di quintali lavorati, certamente non sulla base del numero di ore lavorate.

Le prestazioni della ditta appaltatrice devono avere un contenuto diverso da quello delle attività svolte dal personale stabilmente inserito nell’azienda del committente. Inoltre, il personale della società che presta il servizio dovrebbe essere munito di un know-how specifico, ovvero di un patrimonio di conoscenze non comune, rispetto alla capacità professionale espressa dai lavoratori già impiegati nell’azienda agricola. Perciò l’appalto di un servizio potrebbe essere considerato non genuino qualora risultasse fatto solo per la necessità di sostituire o di integrare il personale dell’azienda non disponibile.

Inoltre, il coordinamento tra le imprese interessate (committente e appaltatore), dovrebbe essere concepito per escludere commistioni o sovrapposizioni tra le due realtà organizzative; ovvero per rendere del tutto evidente, anche sul piano logistico, la separazione tra le due imprese e tra le rispettive fasi della produzione.

Infine deve essere ravvisabile un potere di autonoma ed effettiva organizzazione produttiva da parte della società che presta il servizio, alla quale spetta anche il compito di direzione sui lavoratori.

Aggiungiamo che il committente, nel caso di abusi e irregolarità, è corresponsabile in solido per tutti i crediti (retributivi e contributivi) e di ogni altro diritto vantato dai lavoratori. Perciò è fondamentale che le aziende si accertino preventivamente della regolarità delle società che prestano i servizi, nonché della regolare assunzione dei lavoratori impiegati. Inoltre va verificato che esse siano iscritte al registro delle imprese e particolare attenzione va posta alla data di inizio attività, all’oggetto e al capitale sociale. Inoltre l’impresa appaltatrice deve autocertificare il possesso dei requisiti di idoneità tecnico e professionale per poter svolgere il servizio oggetto del contratto e i lavoratori devono essere muniti di apposita tessera di riconoscimento, corredata da fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro. Non va infine trascurato l’aspetto relativo alla sicurezza sula lavoro, i cui oneri sono a carico del committente.

In tutti i casi consigliamo alle aziende di farsi assistere nell’affidamento al personale specializzato di Confagricoltura.