Il 26 novembre 2015 si è tenuto al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali un ulteriore incontro del Tavolo Latte con le organizzazioni ed associazioni di categoria della filiera lattiero casearia (organizzazioni agricole, cooperative, Assolatte e la Grande distribuzione organizzata).
In tale riunione si è siglato un Accordo tra le parti di cui si riporta in allegato il comunicato stampa del Ministero che ne illustra il contenuto, in attesa di ricevere l’originale.
Inoltre, Lactalis, si sarebbe impegnata a pagare un prezzo di 2,1 centesimi in più rispetto al prezzo del mese di ottobre per almeno tre mesi a partire da dicembre.
Esprimendo delle prime considerazioni sul tale Accordo si valuta che oltre all’aumento di prezzo accordato con Lactalis, il settore conseguirà circa 1 centesimo/litro sul latte consegnato nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio derivante dai 25 milioni di euro assegnati all’Italia dalla UE come aiuto straordinario per la zootecnia, e che quindi verrà conferito successivamente, quando saranno disponibili i dati delle consegne. Inoltre, quanto riporta il comunicato del Mipaaf, con la modifica della compensazione dell’IVA presente nella legge di stabilità 2016 in approvazione si consiguirebbe un ulteriore vantaggio per gli allevatori che il Mipaaf stesso stima intorno a mezzo centesimo/litro.
Tra le azioni previste dall’Accordo si evidenzia l’incremento, in accordo con il Ministero del Lavoro, delle risorse del programma indigenti da destinare all’acquisto di formaggi, che verrà applicata dalla seconda metà del 2016 e per gli anni successivi. A queste risorse si potranno aggiungere quelle attivabili con la Legge di stabilità per il Fondo nazionale indigenti.
Appare positivo l’intervento della GDO che si impegna, per la prima volta con un Accordo nazionale, a ritirare il latte nazionale per le private label e a promuovere il prodotto italiano ai consumatori.
Importante risultato di Confagricoltura è stato infine quello di scongiurare una nuova modifica della modalità di assegnazione dei premi accoppiati, legandoli nuovamente ai controlli funzionali, previsto in una prima bozza dell’Accordo e che è stato fermamente richiesto di modificare.