Il Piano Strategico Nazionale della PAC ha indotto delle modifiche alle norme dell’OCM vitivinicola. Nei giorni scorsi il Ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare (MASAF) ha perciò emanato i decreti applicativi riportanti le modalità nazionali di attuazione delle misure relative agli investimenti delle strutture vinicole, alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti e al rilascio delle autorizzazioni di impianti vitati.

Inoltre con decreto dipartimentale n. 23313 del 18 gennaio 2023 (vedi allegato) il MASAF ha definito la ripartizione della dotazione finanziaria relativa alla campagna 2023/2024 per gli interventi nel settore vitivinicolo.

Riportiamo di seguito con i principali elementi di novità ed i link dei decreti.

Disposizioni nazionali per l’applicazione della misura degli investimenti.

DM Prot.n. 640042 del 14 12 2022

La misura investimenti, simile a quella che conosciamo, prevede un sostegno nel limite massimo del 40% (o 50% nelle Regioni meno sviluppate) per investimenti materiali ed immateriali per impianti e infrastrutture vinicole nonché in strutture e strumenti di commercializzazione del vino. Le nuove disposizioni, che partiranno dalla campagna 2023/2024, seguono l’impianto attuativo fino ad ora previsto dal MASAF, tuttavia, rispetto alle norme in vigore si evidenziano alcune novità.

  • Criteri di priorità. Fra i criteri di priorità che possono essere adottati dalle Regioni e Province Autonome per la selezione delle domande è stato inserito anche quello inerente il benessere del lavoratore. Tale criterio consentirà di privilegiare le aziende dotate di certificazione ai le aziende che attestino la presenza di dotazioni, attività formativa o servizi atti a migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti.
  • Termine di presentazione. La domanda di aiuto dovrà essere presentata entro il 30 marzo di ogni anno. Per l’annualità 2023/2024 la data è fissata per il 31 luglio 2023.

Il DM in oggetto è consultabile all’indirizzo seguente: https://bit.ly/3HdZVTU

Disposizioni nazionali per l’applicazione della misura di ristrutturazione e riconversione vigneti

DM Prot. n. 646643 del 16 12 2022.

La misura ristrutturazione e riconversione dei vigneti prevede un contributo ai costi di ristrutturazione e riconversione varietale dei vigneti ed una compensazione per il mancato reddito legato all’esecuzione dell’intervento. Il contributo è assegnato nel limite del 50% (75% per le Regioni meno sviluppate) sulla base di tabelle standard dei costi unitari.

Rispetto alle norme in vigore si evidenziano alcune novità.

  • Tempistica per la presentazione delle domande è fissata al 28 febbraio di ogni anno e la definizione della graduatoria al 30 luglio. Per l’annualità 2023/2024 la data di presentazione è fissata al 31 marzo 2023 e la definizione della graduatoria al 31 ottobre 2023.
  • Sostegno. È stata eliminata la possibilità di determinare il sostegno sulla base dei costi effettivamente sostenuti e sulla base di prezziari regionali. Rimane solo possibilità di erogare il contributo sulla base di tabelle dei costi unitari standard che saranno elaborati a livello “nazionale”. Per l’annualità 2023/24 il contributo viene erogato sulla base dei costi effettivamente sostenuti nel rispetto dei prezzari regionali, fino al raggiungimento di un importo massimo di 16.000 €/ha, elevabile a 22.000 €/ha o a 24.500 €/ha nelle Regioni classificate come meno sviluppate, esclusivamente per la viticoltura in zone ad alta valenza ambientale e paesaggistica individuate dalle Regioni e Province autonome.
  • Vigneti storici ed eroici. È stata inserita una priorità per le azioni di ristrutturazione e riconversione dei vigneti eroici e/o storici (si veda DM 30 giugno 2020 n.6899) riservandovi una quota pari al 20% del plafond regionale.
  • Reimpianto per motivi fitosanitari. È confermata la possibilità di assegnare il 15 % dei fondi regionali per il finanziamento del reimpianto per motivi fitosanitari. Da evidenziare che fra i criteri di priorità è stata inserita una tipologia di intervento che è volto a “razionalizzare e migliorare la gestione del vigneto che presenta fallanze a seguito di fitopatie e/o impianti disetanei”. Pertanto, se tale criterio venisse scelto dalla Regione o P.A, in caso di fitopatia, come la flavescenza dorata, gli investimenti per la gestione del vigneto che presenta fallanze potrebbero essere finanziati in via prioritaria.

Il DM in oggetto è consultabile all’indirizzo seguente: http://bit.ly/3kHhXX7

Disposizioni nazionali inerenti il sistema di autorizzazioni per gli impianti viticoli

DM Prot.n.649010 del 19 12 2022

Il Decreto riporta le procedure e le condizioni per il rilascio delle autorizzazioni per nuovi impianti e per i reimpianti viticoli. Il testo aggiorna e sostituisce il DM n. 12272 del 15 dicembre 2015.

Rispetto alle norme in vigore si evidenziano alcune novità.

  • Non trasferibilità delle autorizzazioni di nuovo impianto. Il testo specifica che in deroga alla regola della non trasferibilità le autorizzazioni sono trasferibili in caso di eredità e successione anticipata, di fusione o scissione, di matrimonio o unione civile, di divorzio e/o rottura dell’unione civile ed altre fattispecie che saranno valutate caso per caso dal Ministero.
  • Criteri di priorità. Le Regioni e P.A. potranno utilizzare l’ulteriore criterio di priorità legato alla dimensione di aziende piccole e medie concernente le aziende con superficie aziendale viticola complessiva compresa fra 0,5 e 50 ha. Si ricorda in merito che la scelta delle Regioni e P.A. sarà comunicata entro il 30 gennaio di ogni anno.
  • Presentazione domande. La data di presentazione delle domande di autorizzazione ai nuovi impianti resta fissata tra il 15 febbraio ed il 31 marzo di ogni anno.
  • Reimpianto su stessa particella. In ottemperanza alle nuove previsioni PAC, il DM stabilisce che le autorizzazioni al reimpianto che saranno fatte valere sulla medesima particella potranno valere 6 anni e non 3.
  • Allineamento da schedario. Si prevede il principio che in caso di allineamento delle superfici vitate nel passaggio allo schedario grafico saranno concesse autorizzazioni al reimpianto per le superfici discordanti con modalità che verranno stabilite.
  • Ex diritti di impianto. Si richiama il principio che gli ex diritti di impianto non convertiti entro il 31 dicembre 2022 saranno a disposizione del ministero e potranno formare oggetto di nuove autorizzazioni da rilasciare entro il 31 dicembre 2025.

Il DM in oggetto è consultabile all’indirizzo seguente: https://bit.ly/3kMwQrk