Le indicazioni dell’INPS, fornite con la circolare n. 131 del 2 luglio 2015, dovranno essere applicate solo a partire dal IV trimestre 2015, sulla base di ulteriori istruzioni operative che saranno diramate con successivo messaggio. Fino ad allora la denuncia contributiva (DMAG) delle prestazioni svolte dai lavoratori già assunti con tale modalità (che, come noto, è in vigore dal 7 gennaio scorso), dovrà essere effettuata singolarmente e separatamente da ciascuna azienda co-datrice per le giornate lavorative a proprio carico
Prima di entrare nel merito di quanto prescritto dalla circolare, si precisa che le indicazioni contenute dovranno essere applicate solo a partire dal IV trimestre 2015, sulla base di ulteriori istruzioni operative che saranno diramate con successivo messaggio.
Fino ad allora, secondo la circolare INPS, la denuncia contributiva (DMAG) delle prestazioni svolte dai lavoratori già assunti congiuntamente (possibilità in essere dal 7 gennaio scorso), dovrà essere effettuata singolarmente e separatamente da ciascuna azienda co-datrice per le giornate lavorative a proprio carico, con buona pace per l’unificazione e la semplificazione degli adempimenti.
L’interesse per l’innovativo strumento per le assunzioni congiunte in agricoltura, infatti, nasce anche dalla necessità di superare le complicazioni burocratiche e gestionali inerenti a rapporti di lavoro instaurati da una pluralità di aziende che agiscono, di fatto, come unico operatore economico (gruppi d’imprese, aziende familiari, reti d’impresa).
Le istruzioni INPS invece, sia con riferimento al periodo transitorio e sia, come vedremo, per la gestione a regime delle denunce contributive, moltiplicano gli adempimenti e non assecondano l’esigenza di semplificazione che è insita nel nuovo strumento contrattuale.
Tutto ciò premesso, nel rinviare ad un’attenta lettura della circolare n. 131/2015, se ne analizzano e commentano qui di seguito i contenuti.
Referente unico
Le denunce contributive all’INPS debbono essere effettuate da un solo soggetto, il cosiddetto referente unico, per conto di tutti i co-datori di lavoro.
Con tale indicazione l’INPS si allinea, almeno in via di principio, alle indicazioni già fornite dal Ministero del lavoro con circolare n. 7671 del 6.05.2015 (cfr. ns. circ. n. 15064 del 7.5.2015).
Con quest’ultima, come si ricorderà, il citato Dicastero aveva precisato che lo svolgimento di tutti gli adempimenti successivi alla instaurazione del rapporto, quali la tenuta del libro unico del lavoro, i prospetti paga, le denunce contributive, debbono essere effettuati da un solo soggetto, quello incaricato di eseguire la comunicazione di assunzione ai sensi del D.M. 27 marzo 2015 (l’impresa capogruppo in caso di gruppi di impresa; il proprietario in caso di pluralità di aziende riconducibili alla stessa proprietà; il soggetto incaricato con specifico accordo o col contratto di rete in caso di aziende condotte da parenti o affini entro il terzo grado o di aziende legate da un contratto di rete).
Denuncia Aziendale (D.A.) e “super-CIDA”
Per far fronte agli adempimenti previdenziali e poter presentare le denunce contributive, le imprese co-datrici, sono tenute a presentare, per il tramite del “Referente Unico”, una Denuncia Aziendale (D.A.) finalizzata ad identificare i datori di lavoro coinvolti.
In sostanza, il referente unico dovrà dotarsi di un CIDA (codice identificativo denuncia aziendale) diverso e distinto da quello che utilizza normalmente quale datore di lavoro singolo.
Nella predetta D.A. il referente dovrà indicare, in un apposito riquadro di nuova istituzione, i dati relativi a tutti i co-datori di lavoro che hanno proceduto all’assunzione congiunta e cioè:
- Tipologia Co-Datori(potrà essere indicata solo una delle 4 fattispecie previste):
- gruppi di imprese;
- imprese dello stesso proprietario;
- imprese legate tra loro da un vincolo di parentela o di affinità entro il terzo grado;
- imprese legate da un contratto di rete.
- Codice Fiscale/P.IVA delle imprese co-assuntrici;
- Codice CIDA, se azienda agricola;
- Matricola INPS, se azienda iscritta ad altra gestione non agricola;
- Data contratto/accordo (nelle ipotesi di parenti/affini o di rete);
- Associazione di categoria presso la quale è depositato l’accordo (vedi punto precedente).
A tal proposito – poiché il referente unico può anche essere un datore di lavoro non agricolo (quando l’assunzione congiunta venga effettuata da imprese legate da un contratto di rete misto, ossia con aziende appartenenti a diversi settori produttivi, a condizione che almeno il 50 per cento di esse siano agricole) – l’INPS precisa che, per poter presentare la D.A., il referente deve essere un soggetto già registrato presso gli archivi dell’istituto e dunque munito di matricola INPS.
Denuncia trimestrale (DMAG)
Una volta ottenuto l’apposito CIDA specifico per le assunzioni congiunte, il soggetto incaricato potrà presentare la denuncia trimestrale della manodopera occupata (mod. DMAG) per conto di tutti i co-datori di lavoro interessati.
La predetta dichiarazione trimestrale dovrà riportare il numero di giornate lavorate nei mesi oggetto della denuncia, ripartite tra le singole aziende co-datrici, secondo l’utilizzo che hanno fatto del lavoratore nel periodo di riferimento.
“Pertanto”, chiarisce l’INPS al paragrafo 3.2 della circolare in commento, “la denuncia DMAG dovrà riportare tanti codici CIDA quanti sono i co-datori di lavoro che hanno utilizzato il lavoratore assunto congiuntamente”.
Insomma non una sola denuncia, ma tante denunce in una.
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Le modalità di gestione della posizione contributiva previste nella circolare INPS in commento, non soddisfano quelle esigenze di snellezza operativa insite nelle assunzioni congiunte e disattendono, nei fatti, il criterio di massima semplificazione indicato dalla circolare ministeriale citata (Ministero del lavoro, n. 7671 del 6.05.2015).
Inoltre, l’INPS non fornisce alcuna indicazione operativa per le denunce contributive relative ad impiegati, quadri e dirigenti agricoli assunti congiuntamente, per i quali come noto vige il sistema di denuncia UNIEMENS, previsto per la generalità dei lavoratori.
Confagricoltura Nazionale si attiverà nelle opportune sedi per cercare di ottenere il completamento del quadro delle istruzioni operative e una maggiore coerenza delle stesse con le indicazioni ministeriali.