Il Decreto cosiddetto Decreto Rilancio, al fine di favorire l’emersione di rapporti di lavoro irregolare, ha introdotto per i datori di lavoro la possibilità di presentare un’istanza per dichiarare la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato irregolare senza l’applicazione di sanzioni. In particolare, il decreto ha previsto il pagamento di un contributo forfettario per le somme dovute a titolo retributivo, contributivo e fiscale.

In attuazione di quanto sopra, il Decreto 7 luglio 2020 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali prevede che il contributo forfettario sia determinato, per ciascun mese o frazione di mese, secondo il seguente schema:

  • 300,00 euro per i settori dell’agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e acquacoltura e attività connesse;
  • 156,00 euro per i settori dell’assistenza alla persona per sé stessi o per componenti della propria famiglia, sebbene non conviventi, affetti da patologie o disabilità che ne limitino l’autosufficienza;
  • 156,00 euro per il settore del lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare.

Le suddette somme non saranno restituite in caso di inammissibilità, archiviazione o rigetto della dichiarazione di emersione, ovvero di mancata presentazione della stessa.

Il contributo andrà versato tramite F24, mediante l’apposito codice tributo che verrà istituito dall’Agenzia delle Entrate.

L’INPS provvederà, mediante pubblicazione di un’apposita circolare, a specificare gli ulteriori adempimenti previdenziali relativi ai lavoratori regolarizzati.